DENOMINAZIONE LABORATORIO: INTERPRETAZIONE DIALOGICA (INGLESE 1)
DOCENTE: Prof. Collini Giacomo
SSD: L-LIN/12
ORE DIDATTICA FRONTALE:
A.A. 2021/2022
OBIETTIVI FORMATIVI:
L’obiettivo principale di questo laboratorio è fornire alle studentesse e agli studenti gli strumenti di lavoro per la professione di domani. Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno imparato a gestire l’interazione tra le parti in una situazione dialogica in ambiti specifici non specializzati; saranno in grado di comprendere, analizzare e produrre discorsi orali appartenenti ai generi e ai tipi testuali rilevanti; sapranno esprimersi spontaneamente in modo molto scorrevole e preciso anche in situazioni comunicative complesse più comuni nella quotidianità e afferenti al loro curriculum di specializzazione.
CONTENUTI:
Si illustreranno alcuni concetti teorici di base volti a migliorare le conoscenze e la capacità di analisi ed elaborazione della lingua orale, attraverso la presentazione e analisi di materiali autentici e di materiali prodotti dagli/dalle studenti/esse. Si svolgeranno inoltre esercizi propedeutici all’interpretazione dialogica. Si metteranno alla prova le conoscenze attraverso simulazioni e analisi collettiva di esempi di interazione orale monolingue e bilingue mediata da interprete.
Per quanto riguarda i campi lessicali, sempre in un’ottica interculturale e interlinguistica, si approfondiranno temi che riguardano:
• La vita universitaria (fare domanda per una borsa di studio, viaggiare e studiare all’estero, cercare alloggio, ecc.);
• I trasporti e i viaggi;
• Il mondo del turismo e della gastronomia, intesi sia come fenomeni socio-culturali che economici;
• La cultura e le istituzioni dei principali paesi di lingua inglese;
• Il curriculum di specializzazione scelto dallo/a studente/essa (Management turistico e commercio internazionale; Business Management per l’internazionalizzazione d’impresa; Sicurezza e difesa sociale; Organizzazioni internazionali e diplomatiche; Pubblicità, marketing internazionale e relazioni pubbliche).
METODOLOGIA DIDATTICA:
Discussione di fondamenta teoriche in attività didattiche di stampo frontale. Attività di stampo collaborativo per le esercitazioni pratiche, quali avviamento delle tecniche di strutturazione dell’informazione, memorizzazione, rielaborazione interlinguistica, selezione terminologica, introduzione ai comportamenti comunicativi attivi attraverso:
• Strutturazione e memorizzazione di informazioni e contenuti;
• Esercitazioni di riformulazione interlinguistica e intralinguistica;
• Introduzione alla traduzione a vista;
• Riassunti a vista: ascolto, comprensione, memorizzazione e sintesi di testi scritti o orali (audio/video), individuazione delle parole/idee chiave e dei nessi logici;
• Costruzione testuale e tecniche di improvvisazione a partire da elementi chiave, e ricostruzione delle informazioni mancanti in un testo;
• Creazione di interazioni (role play) di breve durata e di livello iniziale, con successiva interpretazione;
• Creazione ed esposizione di presentazioni a coppie o piccoli gruppi su determinati argomenti o settori (es. agriturismo e fiera del turismo), con successiva interpretazione.
È indispensabile preparare le lezioni studiando il lessico specifico di ogni ambito trattato, nonché contribuire attivamente al dialogo con la docente e il resto della classe nelle varie fasi presenziali.
INTEGRAZIONE STUDENTI NON FREQUENTANTI:
Vista la natura pratica del corso, chi non frequenta deve mettersi in contatto con il docente per concordare un programma specifico utile a sostenere con successo la prova finale.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA DI IDONEITÀ:
Al fine di dimostrare l’avvenuto apprendimento dei contenuti, lo/la studente/essa verrà valutato/a in itinere in base alle esercitazioni orali svolte in aula e dovrà superare un esame finale che consiste delle seguenti prove:
• Traduzione a vista attiva/passiva di un testo di lunghezza variabile;
• Prova orale di accertamento di interpretazione dialogica: simulazione di una situazione di interpretazione dialogica in un contesto autentico (negli ambiti sopra descritti)
Facoltativamente, lo/la studente/essa può preparare una presentazione su uno degli argomenti del corso, con relativo glossario bilingue e possibile interazione dialogica che possa avvenire tra le parti interessate (es. commerciale di un’azienda di cosmesi che parla con un fornitore di imballaggi in fiera). Questa prova facoltativa può contribuire ad assegnare fino a 3 punti in più al voto delle due prove obbligatorie. Il docente si riserva di assegnare da 0 a 3 punti, a seconda dell’adeguatezza, dell’accuratezza e della pertinenza dei contenuti
Criteri di valutazione dell’esame:
Punteggio 30-30L: Prova eccellente che dimostra completa acquisizione delle competenze linguistiche orali, attive e passive, ottima abilità di resa linguistica, completezza del contenuto e massima precisione nell’esposizione, perfetta gestione della situazione comunicativa interlinguistica e interculturale.
Punteggio 27-29: Prova molto buona, che dimostra una acquisizione più che buona delle competenze linguistiche orali, attive e passive, con imprecisioni e omissioni riguardanti solo aspetti secondari del dialogo e con buone strategie di compensazione.
Punteggio 24-26: Prova discreta, con alcuni problemi di forma e di contenuto riguardanti la resa linguistica orale e che mostra una capacità complessivamente appropriata di gestione della situazione comunicativa interlinguistica e interculturale.
Punteggio 21-23: Prova sufficiente ma con vistosi limiti e imprecisioni di forma e contenuto nella gestione del materiale linguistico, della situazione comunicativa interlinguistica e interculturale e dei contenuti del testo di partenza; conoscenze e abilità non completamente acquisite.
Punteggio 18-20: Prova appena sufficiente che risponde ai criteri minimi della gestione consapevole del dialogo di partenza, ma caratterizzata da gravi lacune linguistiche e comunicative e una scarsa capacità di gestione della situazione comunicativa interlinguistica e interculturale; numerose conoscenze e abilità da acquisire.
Punteggio <18: Prova insufficiente che non dimostra un’adeguata acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità attese, l’esame va ripetuto.
BIBLIOGRAFIA OBBLIGATORIA:
La seguente bibliografia, NON obbligatoria, è pensata per offrire, a chi ne senta l’esigenza o la curiosià, la possibilità di approfondire alcuni argomenti che saranno affrontati durante il corso.
-BARALDI, C. & L. GAVIOLI (eds.) (2012) Coordinating participation in dialogue interpreting. Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins.
-CARRARO-TOMANEK, A. (2001). Manuale dell’interprete di trattativa. Milano: Arcipelago Edizioni.
-CHESSA, F. (2012a). Interpretazione dialogica. Le competenze per la mediazione linguistica. Roma. Carocci.
-CIRILLO, L., NIEMANTS, N. (eds.) (2017). Teaching Dialogue Interpreting. Research-based proposals for higher education. Amsterdam: John Benjamins.
-COLLADOS AÍS, A. & M. M. FERNÁNDEZ SÁNCHEZ (Coords.), Manual de interpretación bilateral. Granada: Editorial Comares, 2001.
-FOGAZZARO, E. E L. GAVIOLI (2004). “L’interprete come mediatore: riflessioni sul ruolo dell’interprete in una trattativa d’affari”. In G. Bersani Berselli, G. Mack, D. Zorzi (a cura di), Linguistica e interpretazione. Bologna: CLUEB. 169-191.
-GAVIOLI, L. (ed) (2009) La mediazione linguistico-culturale: Una prospettiva interazionista. Perugia: Guerra Edizioni.
-GONZÁLEZ RODRÍGUEZ, M. J. (2006). “El ‘don de la ubicuidad’ en la Interpretación Bilateral. Esbozo didáctico para emprender los primeros pasos”. Rivista Mediazioni. http://www.mediazionionline.articoli/02gonzalez.htm [http://www.mediazionionline.it/], DOI10.1473/media31.
-MASON, I. (ed.) (2001) Triadic exchanges: Studies in dialogue interpreting. Manchester/Northampton: St. Jerome.
-RUSSO, M. & G. MACK (eds.), Interpretazione di trattativa. La mediazione linguistico-culturale nel contesto formativo e professionale. Milano: Hoepli, 2005.
-SANDRELLI, A. (2005) “La trattativa d’affari: Osservazioni generali e strategie didattiche”. In G. Mack & M. Russo (eds). 77-91.
-TIPTON, R. & O. FURMANEK (2016) Dialogue interpreting. A guide to interpreting in public services and the community. New York: -Routledge.
-WADENSJO, C. (1993). “The double role of a dialogue interpreter”, Perspectives: Studies in Translatology 1:1, 105-121.
-WADENSJO, C. (1998). Community Interpreting. London: Routledge.
RICEVIMENTO STUDENTI:
Su appuntamento previa richiesta via e-mail: giacomo.collini@ciels.it