Nuove visioni e prossimo futuro per il destination management: l’incontro con DestinAction

Come guardare al futuro del destination management, tra nuove prospettive professionali e visioni strategiche? L’analisi del presente e lo sguardo al domani con DestinAction.

 

DESTINATION MANAGEMENT: NON SOLO VALORIZZAZIONE

Coordinare partner pubblici e privati, creare una visione condivisa e integrare il patrimonio culturale e le risorse naturali in prodotti turistici fruibili: il destination management non è solo un’operazione di promozione di un territorio.

Significa gestire un’intera destinazione in modo sostenibile e lungimirante, partendo dallo stato dell’arte, da ciò che funziona bene e da ciò che può essere migliorato, coinvolgendo gli abitanti e tutti gli attori della filiera turistica e non.

In questo quadro complesso, la strategia diventa il vero perno del destination management, orientando le scelte e garantendo coerenza tra attori, risorse e obiettivi di sviluppo.

Creare esperienze competitive e capaci di rispondere ai bisogni di viaggiatori, senza perdere di vista proprio chi anima e permette la vitalità delle comunità turistiche, è frutto di una strutturazione ragionata in termini di attuazione e programmazione, oltre che di una pianificazione economica che guarda al lungo periodo.

Qual è, dunque, lo stato attuale della gestione delle destinazioni turistiche e in che modo è possibile sviluppare nuove prospettive per affrontare le sfide di domani?

 

DESTINACTION: DALL’UNIVERSITÀ ALLA PROFESSIONE

“Ho scelto DestinAction perché volevo portare in aula la forza trainante di tanti giovani professionisti nella messa a sistema delle proprie competenze e dei propri talenti in un processo di cambiamento positivo nel modo di fare turismo” afferma la professoressa Paola Bagatella, docente del corso di Management, Programmazione e Valorizzazione delle Risorse Turistiche del percorso triennale in Management Turistico e Commercio Internazionale.

DestinAction infatti nasce nel 2021 tra i banchi universitari ed è oggi il punto di riferimento nazionale per i giovani professionisti del turismo che vogliono crescere, formarsi e incidere concretamente sul settore del destination management. Con una community di 165 associati in 20 regioni italiane, l’associazione persegue gli obiettivi di creare connessioni, offrire opportunità di sviluppo professionale, rafforzare il legame con il mercato del lavoro e sensibilizzare sulla gestione e valorizzare responsabile dei territori italiani.

 

NUOVI PUNTI DI VISTA E CONFRONTI

“Portare in aula altre voci, esperienze e visioni: penso che tutto questo aiuti a fare chiarezza sul ruolo dei giovani professionisti nello sviluppo delle destinazioni”, continua la professoressa Bagatella.

L’incontro è stato quindi un ponte tra teoria e pratica, con gli interventi di Pierluigi Bruzzo, responsabile eventi DestinAction e Giorgia Teolato, segretario generale DestinAction.

Lo stato dell’arte del destination management viene analizzato a partire dal presente, per costruire poi visioni, obiettivi e attività.

La concretezza di una realtà del settore ha poi permesso l’osservazione di casi reali e processi operativi, comprendendo quali competenze e funzioni hanno le DMO – quindi le destination management organization – e osservare quali professionalità sono necessarie alle destinazioni turistiche per la loro gestione.

Alla fine, la presentazione da parte degli studenti dei loro project work sul tema, ha trasformato alcuni dei concetti teorici illustrati in un esercizio concreto di analisi e un dialogo operativo ricco di stimoli.

Ciascun gruppo si è cimentato su una reale OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione) del Veneto, mappando i diversi punti d’interesse e declinando una proposta di tematismo, prodotto o itinerario di matrice culturale. Analizzandone poi i dati a disposizione e i relativi piani strategici, gli studenti hanno esposto una lettura critica del posizionamento delle loro proposte. Il progetto dedicato a Verona e Garda sviluppa un prodotto culturale ed enogastronomico che trova coerenza nel cosiddetto “turismo castellano”. Su Caorle si esplora invece il potenziale della destinazione come polo di turismo musicale, attraverso una proposta integrativa dell’offerta che vuole valorizzare Ca’ Corniani come hub per academy, formazione e intrattenimento di nicchia. Il lavoro sui Colli Euganei si concentra sulla costruzione di itinerari slow, a piedi e in bicicletta, capaci di mettere a sistema paesaggio, cultura e benessere, in un approccio sostenibile della destinazione, MAB UNESCO.

 

OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO

L’obiettivo della giornata non è stato solo trasmettere nozioni, ma portare in aula voci ed esperienze che rendano più chiaro il ruolo dei professionisti coinvolti nello sviluppo delle destinazioni. Confrontarsi con chi lavora sul campo permette a studentesse e studenti di proiettarsi in altre storie e contesti, ampliare lo sguardo e acquisire una visione più concreta dei processi che governano il turismo contemporaneo.

“Mi auguro che le studentesse e gli studenti che hanno preso parte a questa lezione possano trovare nuove ispirazioni e stimoli, proiettarsi in altre storie, esperienze e ambiti di applicazioni, trovare sempre più concretezza rispetto a questi temi e, ultimo ma non ultimo, avere un’efficace panoramica sulle future opportunità lavorative”, conclude la professoressa Bagatella.

In un settore che richiede visione, capacità analitiche e sensibilità verso i territori, incontrare realtà come DestinAction significa offrire agli studenti un contatto diretto con il futuro del turismo. Un futuro che loro stessi, con competenza e passione, saranno chiamati a costruire.