Il mediatore linguistico forense, oltre ai tradizionali sbocchi linguistici previsti e correlati all’attività del traduttore e interprete, può altresì operare all’interno di delicati circuiti afferenti al mondo investigativo, scientifico e forense. Lo studente e futuro professionista è preparato nella traduzione e comprensione dei fenomeni criminosi ed è capace di inserirli nei contesti internazionali mediante un approccio sistemico, globale e culturale.