Suicidologia: Gestione dei comportamenti suicidiari dal fenomeno alle dinamiche dell’emergenza

SUICIDIOLOGIA: GESTIONE DEI COMPORTAMENTI SUICIDIARI DAL FENOMENO ALLE DINAMICHE DELL’EMERGENZA

ART. 1 CORSO DI ALTA FORMAZIONE
Sono aperte le iscrizioni al Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale in SUICIDOLOGIA: GESTIONE DEI COMPORTAMENTI SUICIDIARI DAL FENOMENO ALLE DINAMICHE DELL’EMERGENZA per l’A.A. 2023/2024 presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici CIELS di Padova. Il Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale ha durata trimestrale e comporta l’attribuzione di 6 crediti formativi.

ART. 2 DESTINATARI
Il corso, strutturato in modo da essere fruibile da molteplici figure professionali, è destinato a coloro che intendono approfondire lo studio, la gestione e la prevenzione del comportamento suicidario. Possono iscriversi al corso coloro che sono in possesso di diploma di scuola media superiore/Esame di Stato di scuola secondaria di secondo grado.

ART. 3 ISCRIZIONE
Per iscriversi al corso è necessario compilare il form online

Form di Iscrizione Corso di Perfezionamento Suicidologia – ONLINE

o far pervenire modulo di iscrizione attestazione versamento presso la Segreteria Generale tramite consegna a mano o a mezzo posta (Raccomandata A/R) al seguente indirizzo:

SEGRETERIA GENERALE
Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici CIELS
Via Venier, 200 – 35127 Padova (PD)
MODULO DI ISCRIZIONE
CORSO SUICIDOLOGIA
A.A. 2023/2024

Ogni studente riceverà via e-mail la conferma della avvenuta immatricolazione. L’attivazione del corso è subordinata al raggiungimento di almeno 15 iscritti. Per ulteriori dettagli si invita a prendere visione del Regolamento alla pagina CIELS.

Modulo di Iscrizione Corso di Perfezionamento Suicidologia – PDF

 

ART. 4 FREQUENZA, DECADENZA, SOSPENSIONE, RINUNCIA E ATTESTAZIONE FINALE

  • Frequenza/decadenza: il corsista è tenuto alla frequenza di almeno il 75% dell’attività didattica, pena la decadenza dalla qualità di corsista. Le lezioni sono erogate in modalità online ad eccezione della prima e dell’ultima lezione che verranno erogate in modalità duale. Gli incontri sono programmati il venerdì pomeriggio e qualche sabato mattina. Il calendario è in fase di definizione.
  • Sospensione: non può essere consentita la sospensione degli obblighi di frequenza. Solo nei casi di prolungata malattia (che supera la percentuale massima di assenza), di gravidanza o di maternità/paternità (su richiesta dell’interessata/o), può essere concessa la sospensione della formazione al Corso, previa presentazione dell’istanza alla Segreteria Generale. In questo caso è possibile ottenere l’ammissione in sovrannumero all’edizione nell’a.a. immediatamente successivo, subordinatamente all’attivazione di tale edizione. Salvo i casi previsti dalla legge, l’interruzione della partecipazione alle attività formative del Corso comporta il mancato riconoscimento dell’attività già svolta.
  • Rinuncia: il corsista può presentare in qualsiasi momento istanza di rinuncia. Questa è irrevocabile e deve essere manifestata utilizzando il modulo “Rinuncia agli studi” da richiedere alla Segreteria Generale all’indirizzo segreteria.padova@ciels.it. La rinuncia comporta la perdita dello status di corsista; all’atto della rinuncia il corsista non ha diritto al rimborso della quota di iscrizione versata.
  • Attestazione finale: al termine del Corso verrà rilasciato attestato di frequenza. Il conseguimento è subordinato all’acquisizione dei crediti previsti, comprensivi di quelli relativi alla prova finale di accertamento delle competenze acquisite. Per essere ammessi all’esame finale del corso i corsisti dovranno essere in regola con il pagamento dei contributi di iscrizione dovuti.

ART. 5 AGEVOLAZIONI 

Riduzione dei contributi per studenti con disabilità uguale o superiore al 45%:

  • Per gli studenti con una disabilità dal 45% al 65% è prevista una riduzione dei contributi pari al 30% dell’importo totale dei contributi studenteschi.
  • Per gli studenti con una disabilità superiore al 65% è prevista una riduzione dei contributi pari al 40% dell’importo totale dei contributi studenteschi.

Per beneficiare della riduzione dei contributi lo studente diversamente abile dovrà allegare al modulo di immatricolazione il certificato originale in corso di validità attestante la percentuale di invalidità.

Riduzione dei contributi per studenti e laureati CIELS:

  • Per gli studenti e laureati CIELS è prevista una riduzione dei contributi pari al 40% dell’importo totale dei contributi studenteschi.

ART. 6 TRATTAMENTO DATI PERSONALI
La Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici CIELS si impegna a proteggere la privacy dei propri utenti e a tutelare i dati personali raccolti ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e del GDPR 679/2016 “Regolamento Generale UE sulla Protezione Dati”.

PER INFORMAZIONI:
Dott.ssa Chiara Menorello
Ufficio Master, Corsi di Alta Formazione e Perfezionamento Professionale
altaformazione@ciels.it
tel. 049 774152 – int. 3

 

 

Area di riferimento
Sanitaria

Durata
Marzo-giugno 2024

Anno Accademico
2023/2024

Crediti formativi
6 Crediti Formativi Universitari.
In corso l’accreditamento in ECM e Crediti formativi per la professione forense.

Lingua
Italiano

Scadenze
Scadenza iscrizione: 29 febbraio 2024

Per informazioni (didattica, prove di selezione, calendario, …)
Ufficio Master, Corsi di Alta Formazione e Perfezionamento
Professionale
SSML CIELS Via Venier 200 – 35127 Padova
altaformazione@ciels.it
tel. 049 774152 – int. 3

Quota di iscrizione
376€ (360€ quota di iscrizione + € 16,00 di imposta di bollo).
Successivamente, con la richiesta di accesso alla prova finale di accertamento delle competenze acquisite, sarà necessario versare la quota di € 16,00 di imposta di bollo da applicare sul diploma finale (marca da bollo assolta virtualmente dall’università).

Posti disponibili
Minimo 15

Competenze acquisite
Il corso si pone l’obiettivo di offrire competenze in merito alla gestione e comprensione dei comportamenti suicidari, spaziando dai fondamenti del fenomeno alle specifiche dinamiche legate all’emergenza.

Obiettivi
Gli obiettivi generali sono i seguenti:

  • comprendere i fondamenti del fenomeno suicidario: gli iscritti verranno introdotti al tema attraverso una panoramica generale del fenomeno suicidario, esplorando l’importanza delle interconnessioni sociali nell’identità individuale e collettiva, approfondendo il rapporto dell’essere umano con il suicidio e acquisendo competenze per il riconoscimento delle situazioni a rischio;
  • analizzare le dinamiche e i contesti in cui il suicidio si manifesta: questo modulo approfondirà le particolari circostanze e ambienti in cui il suicidio può emergere, come nei contesti relazionali, in quelli carcerari e tra le forze dell’ordine. Gli iscritti acquisiranno una maggiore consapevolezza delle sfaccettature e delle complessità legate a queste situazioni;
  • conseguire conoscenze specifiche della gestione dell’emergenza: il focus, in questo modulo, sarà dedicato all’intervento in situazioni di crisi, con un’attenzione particolare alle tematiche dell’adolescenza e all’importanza dei servizi di supporto, come i trattamenti extra ospedalieri e ospedalieri e i servizi telefonici di emergenza;
  • comprendere le dinamiche post-suicidio e il ruolo dei sopravvissuti: in questo modulo si sottolineerà l’importanza delle attività di supporto successive al suicidio o ai tentativi di suicidio, le fasi dell’elaborazione del lutto e il ruolo dei contesti aggregativi e associativi strutturati. Si considera rilevante lo spazio dedicato alle testimonianze dirette dei survivor, ovvero coloro che hanno vissuto l’esperienza dolorosa della sopravvivenza alla prematura morte di una persona cara;
  • offrire conoscenze riguardo agli effetti della comunicazione di massa sul fenomeno suicidario e all’efficacia delle strategie di contrasto e prevenzione: alcuni effetti indesiderati, come quello del contagio – c.d. effetto Werther – possono essere prevenuti attraverso la corretta comunicazione di eventi suicidari. Saranno approfondite le linee guida per un’adeguata diffusione delle notizie, nonché le misure di prevenzione/intervento generali e le maggiori tecniche di negoziazione. Infine, il corso si chiuderà evidenziando i principali “Key points&”, dagli esami finali e da una sessione conclusiva.

Comitato scientifico

  • Simone Borile
    Giudice Esperto Tribunale di Sorveglianza di Venezia. Direttore della Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici CIELS di Padova è anche docente del corso di Elementi di omicidiologia e condotte aggressive presso le sedi CIELS di Padova, Brescia e Bologna. PHD in Human Sciences for Conflict and Crisis Management e formazione specialistica in Antropologia per la Sicurezza e Difesa Sociale e Criminologia per l’Investigazione e la Sicurezza.
  • Marta Giuliani
    Psicologa, Psicoterapeuta e Sessuologa Clinica. Docente a contratto di “Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale in Adolescenza” presso l’Università Niccolò Cusano. Coordinatrice Scientifica di un Master di AltaFormazione in Psico-Sessuologia. Consigliera Ordine degli Psicologi del Lazio presso cui coordina il Gruppo di Lavoro Psicologia e Sessualità. Consigliera di Indirizzo Generale dell’ENPAP. Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia.
  • Cristian Romaniello
    Già Parlamentare della Repubblica italiana della XVIII legislatura, psicologo e giornalista, ha un Dottorato di ricerca in Psicologia, Neuroscienze e Statistica in corso presso l’Università degli Studi di Pavia. È socio fondatore e membro del Consiglio direttivo del Comitato di scopo per la prevenzione dei comportamenti suicidari.

Docenti

I docenti sono esperti o professori di ambito giuridico, psicologico, psichiatrico, socio-pedagogico, sociologico e medico.

  • Stefano Vicari

    Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Facoltà di Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore, Dirige l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Socio fondatore dell’Istituto di Neuropsichiatria ReTe, Ricerca e Terapia in Età evolutiva è membro di numerose Società Scientifiche, è stato ed è tuttora responsabile di numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. È membro di commissioni Ministeriali sul tema della salute mentale in età evolutiva.

  • Armando Piccinni

    Medico Specialista in Psichiatria e Neurologia. Professore straordinario Saint Camillus International University of Health Sciences in Rome. Fondatore e Presidente BRF (Brain Research Foundation – Onlus), Istituto per la Ricerca Scientifica in Psichiatria e Neuroscienze.

  • Marta Giuliani

    Psicologa, Psicoterapeuta e Sessuologa Clinica. Docente a contratto di “Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale in Adolescenza” presso l’Università Niccolò Cusano. Coordinatrice Scientifica di un Master di Alta Formazione in Psico-Sessuologia. Consigliera Ordine degli Psicologi del Lazio presso cui coordina il Gruppo di Lavoro Psicologia e Sessualità. Consigliera di Indirizzo Generale dell’ENPAP. Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia.

  • Virginia Ciaravolo

    Psicoterapeuta-criminologa, Presidente dell’Associazione “Mai più violenza infinita Onlus”, si occupa prevalentemente di donne e minori. Esperta in reati di violenza di genere, abusi, bullismo e cyberbullismo. Laureata in Psicologia, Psicoterapeuta specialista in infanzia, adolescenza ed età adulta. Nel2010 consegue la laurea in Scienze dell’investigazione e sicurezza, presso l’Università di Perugia. È docente/consulente esterno per la Divisione Anticrimine, Ministero dell’Interno sulla prevenzione dei suicidi CNOP.

  • Antonio Piotti

    Psicoterapeuta, docente nell’Alta scuola di formazione in psicoterapia del Minotauro di Milano per la disciplina: “Prevenzione e trattamento del rischio suicidale in adolescenza”, direttore delle comunità terapeutiche Arco e Archetto a Mendrisio in Svizzera, docente di Psicologia e Filosofia al Liceo Agnesi di Milano. Curatore insieme a Pietropolli Charmer del volume: “Uccidersi. Il tentativo di suicidio in adolescenza” e autore, insieme a Roberta Invernizzi del libro: “Riscrivere la speranza”.

  • Emilia Laugelli

    Psicologa/Psicoterapeuta. Responsabile U.O. Psicologia Clinica Ospedaliera Ospedale “Alto Vicentino” a Santorso (VI) Azienda Ulss7 Pedemontana. Responsabile Servizio Psicologico inoltre della Regione Veneto.

  • Antonio Loperfido

    Psicologo Clinico e Psicoterapeuta. Già Dirigente Presso l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, è docente a contratto al Corso di Laurea in Infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine, sede di Pordenone, per l’insegnamento di Psicologia Generale. Si occupa di formazione degli operatori sanitari, socioassistenziali e dei volontari di gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA).

  • Roberto Pizzale

    Psicologo e Psicoterapeuta. Impegnato da anni nell’attività di valutazione e gestione del rischio suicidario negli istituti penitenziari, lavora anche come libero professionista in studio privato, come psicoterapeuta e supervisore clinico all’interno di strutture destinate all’accoglienza di minori.

  • Stefano Eleuteri

    Psicologo della salute, Psicoterapeuta, PhD. E’ Presidente del Comitato Formazione della Fragility Fracture Network Italia e Chair della Education Committee della Fragility Fracture Network. Docente e formatore presso diverse Università ed istituti privati, tra cui il Master in Psicogeriatria di Sapienza Università di Roma, lavora in qualità di psicologo presso la RSA Salus. È rappresentante delle professioni sanitarie per la Sezione Regionale Lazio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria e membro del Gruppo di Lavoro sulla prevenzione del maltrattamento nell’anziano presso la stessa Società.

  • Simone Borile

    Giudice Esperto Tribunale di Sorveglianza di Venezia. Direttore della Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici CIELS di Padova è anche docente del corso di Elementi di omicidiologia e condotte aggressive presso le sedi CIELS di Padova, Brescia e Bologna. PHD in Human Sciences for Conflict and Crisis Management e formazione specialistica in Antropologia per la Sicurezza e Difesa Sociale e Criminologia per l’Investigazione e la Sicurezza.

  • Cristian Romaniello

    Già Parlamentare della Repubblica italiana della XVIII legislatura, psicologo e giornalista, ha un Dottorato di ricerca in Psicologia, Neuroscienze e Statistica in corso presso l’Università degli Studi di Pavia. È socio fondatore e membro del Consiglio direttivo del Comitato di scopo per la prevenzione dei comportamenti suicidari.

  • Stefania Casavecchia

    Madre di Luigi, vittima di suicidio a 16 anni. È presidente dell’Associazione AMA Ceprano OdV (www.amaceprano.org) che si occupa di prevenzione del suicidio giovanile e dell’elaborazione del lutto per suicidio. È autrice di alcuni volumi sul tema del suicidio.

  • Domenico Diacono

    Padre di Antonella, vittima di suicidio a 13 anni. È presidente dell’associazione Anto Paninabella, il cui intento è far sì l’esperienza di Antonella sia di aiuto ai ragazzi, perché non si ripeta.

 

Organizzazione

  • Modalità erogazione: online su piattaforma ZOOM – prima e ultima lezione in modalità duale. Venerdì pomeriggio.
  • Frequenza obbligatoria: 75%
  • Tipologia didattica: lezioni; prova finale.
  • Prova finale: invio di un elaborato relativo a una tematica approfondita durante il corso.

Data inizio attività
Marzo 2024

Programma
Il corso si struttura in 18 lezioni raggruppate in 5 moduli per un totale di 36 ore.

Contenuti

M-PSI/08

DUALE

(Aula 4 presso SSML Ciels Padova e online)

22/03

SPS/08

LEZIONI DOCENTE ORARIO MODULO MODALITÀ  DATA
Intro al corso e inquadramento del fenomeno

Dopo una prima presentazione del corso, dei moduli che lo compongono e del percorso formativo immaginato, verranno analizzate le varie figure professionali e gli ambiti di intervento che caratterizzano il lavoro sul fenomeno suicidario. Dopo aver acquisito la capacità di distinguere con competenza il significato dei termini di suicidio, ideazione suicidaria, tentato suicidio, autolesionismo e comportamento suicidario, saranno presentate le più esaustive classificazioni del fenomeno presenti in letteratura e nel sistema sanitario internazionale, con una presentazione del lavoro di Emilè Durkheim.

Cristian Romaniello e Marta Giuliani 14:30-16:30 I fondamenti del fenomeno suicidario

M-PSI/08

L’essere umano in relazione al suicidio

A partire dai dati italiani e mondiali sul fenomeno suicidario, verrà analizzata l’evoluzione della visione del suicidio nel tempo, a partire dalle società antiche fino ad arrivare ai padre della suicidologia moderna. Il suicidio è un fenomeno sociale che può essere analizzato e compreso all’interno di contesto storico e culturale, in cui la “crisi” rappresenta una condizione predisponente non solo della fragilità del sé ma anche del sistema di riferimento dell’individuo. Il sé è in costante condivisione con gli altri, tra mondo esterno e mondo interno. Il suicidio può davvero essere considerato una libera scelta personale?

Cristian Romaniello 16:30-18:30 I fondamenti del fenomeno suicidario

M-PSI/08

 
Approccio clinico, gestione e riconoscimento

Questa lezione “Approccio clinico, gestione e riconoscimento del fenomeno suicidario” offrirà una panoramica approfondita sui molteplici aspetti del comportamento suicidario, compresi il suicidio compiuto, il tentato suicidio e l’ideazione suicidaria. Attraverso un’analisi basata su studi e ricerche, verranno esaminati i fattori di rischio e i segnali di pericolo associati al suicidio, con particolare attenzione alla presenza di patologie psichiatriche, all’abuso di sostanze, agli eventi traumatici e all’accesso a mezzi letali. La lezione approfondirà inoltre il ruolo dell’impulsività nel comportamento suicidario e le differenze tra suicidi pianificati e impulsivi. Verranno fornite linee guida per la valutazione del rischio suicidario e la gestione clinica dei pazienti a rischio, sottolineando l’importanza dell’ascolto e dell’assistenza specialistica. Una collaborazione attiva tra il paziente e il professionista della salute mentale è infatti fondamentale per identificare i fattori scatenanti della pianificazione suicidaria e sviluppare piani di intervento personalizzati per ridurre il rischio suicidario e promuovere il benessere a lungo termine del paziente. Questo approccio mira a stabilire una rete di supporto solida e continua, garantendo un efficace affronto delle crisi suicidarie e una migliore gestione del rischio.

Armando Piccinni 14:30-16:30 I fondamenti del fenomeno suicidario

M-PSI/08

ONLINE 5/04
Neuropsichiatria infantile, intervento e trattamento ospedaliero

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che non c’è benessere senza benessere mentale e, allo stesso tempo, che circa il 20% dei ragazzi presenta un disturbo psichico e ha bisogno di un supporto specialistico. Allo stesso modo, il suicidio è la seconda causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 10 e i 14 anni. Ancora, i dati Unicef ci dicono che 46.000 adolescenti si suicidano ogni anno, uno ogni undici minuti. Lo scopo della lezione è descrivere accuratamente la fenomenologia del suicidio, i fattori di rischio, i predittori psicopatologici ma anche i fattori di protezione. Sarà dato spazio ai Disturbi dell’Umore e all’autolesionismo in adolescenza. Infine, sarà affrontato il tema degli interventi farmacologici e non in neuropsichiatria dell’età evolutiva.

Stefano Vicari 16:30-18:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Io, tu, noi. Le interconnessioni sociali del fenomeno suicidario

Durante la lezione, partendo anche dalla visione di un filmato, si porrà il focus sul rapporto tra l’Io fragile e il contesto sfavorevole, analizzando le situazioni in cui queste condizioni possono rappresentare un importante fattore di rischio per il comportamento suicidario. Ogni rapporto fondato sulla reciprocità è governato da alcune leggi (es. il riconoscimento reciproco, la sintonizzazione, etc) la cui assenza mette l’individuo in una condizione di distanza relazionale con il mondo esterno che non viene più percepito come in grado di rispondere ai bisogni primari, sociali e di realizzazione del sé. La capacità di analizzare i contesti risulta cruciale per ogni forma di intervento primario e secondario.

Marta Giuliani 14:30-16:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE 12/04
Suicidio negli anziani e nei loro caregiver

Il suicidio negli anziani rappresenta un problema complesso e urgente per la salute pubblica, con implicazioni significative per i caregiver e i sopravvissuti. Questa lezione si concentra sull’importanza di comprendere le dinamiche post-suicidio e il ruolo cruciale dei familiari, amici e persone significative nel processo di guarigione. Attraverso letteratura scientifica più recente, si evidenzia l’importanza di affrontare il lutto per suicidio in modo empatico e comprensivo, riconoscendo la complessità emotiva e psicologica che coinvolge i survivor, ossia coloro che affrontano il senso di colpa e l’esperienza dolorosa della sopravvivenza alla morte di una persona cara per suicidio. Inoltre, si analizzano i fattori di rischio e di protezione che influenzano il rischio di suicidio negli anziani e le relative strategie di prevenzione, evidenziando l’importanza del supporto sociale e dell’accesso alle cure. Tuttavia, i caregiver sono anche esposti a rischi fisici e psicologici, come il burnout e la ridotta salute mentali, noti come “carico” (o burden) del caregiver. Si discute la necessità di creare uno spazio sicuro per l’espressione emotiva, affrontare il senso di colpa e supportare il processo di elaborazione del lutto in tutte le sue fasi, evidenziando così l’importanza di prevenire il rischio di suicidio tra i caregiver stessi. Comprendere le esperienze e i bisogni specifici dei sopravvissuti al suicidio è fondamentale per sviluppare interventi mirati e servizi di supporto adeguati, al fine di ridurre il rischio di suicidio negli anziani e promuovere la guarigione emotiva e psicologica dei caregiver e dei sopravvissuti.

Stefano Eleuteri 16:30-18:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Il suicidio nelle forze dell’ordine

Il suicidio è senz’altro la risultante di molti fattori (genetici, biologici, individuali e ambientali) e, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la malattia psichiatrica non è l’unico fattore di rischio. Dobbiamo considerare come altri potenziali fattori anche quelli sociali, economici e relazionali del soggetto. Nello specifico ciì occuperemo di suicidio delle Forze dell’Ordine, categoria che secondo studi recenti corre rischio più elevato rispetto ad altre professioni. Si cercherà laddove possibile di analizzarne le cause, ricordando che la depressione colpisce 5 volte maggiormente questi operatori rispetto alla popolazione. Verranno poi analizzate le procedure e le strategie di prevenzione che ad oggi la Polizia di Stato mette in campo. Si affronterà lo stigma della vergogna nel riconoscere le proprie fragilità, gli stereotipi legati al fenomeno. Analizzeremo inoltre le stime fornite, i fattori concomitanti. Il lavoro si concluderà con la decodifica della metodologia utilizzata allo stato odierno in PS, attraverso l’uso dell’autopsia psicologica, il Peer Support e l’EMDR.

Virginia Ciaravolo 14:30-16:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE 19/04
Il suicidio in carcere

Che cosa vuol dire curare la follia all’interno di un sistema come il carcere? Come impatta la psicopatologia sull’effettivo rischio di suicidio del paziente-detenuto? Per comprendere il suicidio nelle carceri è necessaria un’introduzione alle logiche dell’istituzione totale penitenziaria, luogo complesso all’interno del quale l’équipe sanitaria ha la funzione di prendersi cura della salute mentale, e quindi anche dei rischi ad essa correlati in questo specifico contesto. Su tutti il rischio suicidario, affrontato qui dal punto di vista della psicologica clinica. Quali metodologie di presa in carico possono aiutare l’équipe a intervenire per ridurre il rischio di suicidio? Come si può gestire, nel pratico della realtà detentiva, un caso ad “alto rischio”? Per fare ciò occorrono sia esperienza sul campo sia strumenti e tecniche di intervento, come test e scale di valutazione in grado di supportare i professionisti nel differenziare casi di bassa, media o elevata suicidalità.

Roberto Pizzale 16:30-18:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Il suicidio d’amore

Quando si assiste ad un’idealizzazione primitiva del rapporto d’amore si può sviluppare un intenso attaccamento caratterizzato dalla tendenza ad improvvise e radicali reazioni di delusione. In questi casi le richieste di soddisfazione dei propri bisogni interni invadono la relazione con l’Altro, e qualsiasi rifiuto (reale o percepito) si trasforma in un evento traumatico abbandonico, il dolore non progredisce nelle successive fasi del lutto e si cristallizza, legando all’altro ogni possibilità di soddisfazione e rinascita. In tale condizione, accanto ad un vuoto esterno, dato dall’assenza reale dell’Altro, la persona sperimenta dunque un vuoto interno incolmabile. Verrà poi posto un focus specifico sulle nuove dinamiche relazionali legate al mondo digitale, che per alcune sue caratteristiche alimenta e rafforza alcune variabili di rischio.

Marta Giuliani 14:30-16:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE 3/05
Linee guida comunicative

Il suicidio è un fenomeno estremamente complesso anche dal punto di vista comunicativo, al punto che tale aspetto è stato frutto di numerosi approfondimenti negli ultimi decenni. Uno degli effetti più noti è conosciuto con il nome di “Effetto Werther”. Una corretta divulgazione delle informazioni e la sensibilizzazione sono elementi fondamentali per il successo delle azioni di prevenzione del suicidio. Verranno dunque presentate le linee guida per una corretta informazione, focalizzandosi su alcuni punti centrali quali: fornire informazioni accurate su dove cercare aiuto, non diffondere miti o elementi tecnici legati alle modalità di suicidio, evitare un linguaggio che sensazionalizza o normalizza tale comportamento.

Cristian Romaniello 16:30-18:30 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

Suicidio in contesti di eventi critici Francesca Marazzi 14:30-16:30 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE 10/05
Adolescenza, intervento e trattamento extra ospedaliero Antonio Piotti 16:30-18:30 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

Postvention e lutto

È cosa nota che l’impatto sociale e psicologico di un suicidio sulla famiglia e sulla comunità è incalcolabile. Mediamente un solo suicidio colpirà emotivamente e in maniera profonda almeno sei altre persone. Se esso si verifica in una scuola, in un posto di lavoro o presso un Servizio di Salute Mentale, avrà un simile impatto su decine di persone. Perdere una persona cara consegna chi rimane ad un abisso di solitudine. Perderla per suicidio consegna i sopravvissuti all’abisso più profondo: quello in cui – con un taglio unilaterale, violento, netto e irreparabile – fa morire non solo la persona amata ma anche una parte cardinale del noi e di tutto quello che erano stati insieme a lei. Il lutto per suicidio non è uguale a nessun altro tipo di lutto. Questo lutto è interamente pervaso da numerosi sensi di colpa e da sentimenti di vergogna, genera una serie di interrogativi che squalificano gran parte di tutto ciò che i sopravvissuti hanno fatto nella loro esistenza. La lezione sul Postvention e Survivor verterà principalmente ad analizzare i vissuti psicologici dei sopravvissuti al suicidio di un proprio caro o di un proprio paziente, come coniugare le ragioni della mente e della tecnica con quelle dell’anima e del cuore. Ancora, come affrontare i numerosi perché che si pongono i sopravvissuti, come continuare a sentirsi vivi, come riappropriarsi del coraggio, della fantasia, della creatività e come ridare un senso alla propria esistenza.

Antonio Loperfido 14:30-16:30 Postvention e Survivor

SPS/12

ONLINE 17/05
 
Punti di forza dell’Associazionismo strutturato

Il suicidio è oggigiorno tra le prime tre cause di morte per gli individui di età compresa tra i 15 e i 44 anni, in entrambi i sessi. Il tasso suicidario in genere aumenta con l’aumentare dell’età e di fatto è la seconda causa di morte tra i giovanissimi. L’OMS stabilisce come obiettivo fissato al 2030 la riduzione di un terzo dei tassi suicidari a livello mondiale. Invita altresì ogni nazione a dotarsi di un piano di prevenzione nazionale per il suicidio, che tuttavia è patrimonio attualmente ancora di pochi paesi. Ma quali sarebbero gli elementi da prendere in considerazione in un efficace progetto di prevenzione? È opportuno ricordare che il suicidio è un fenomeno complesso, a genesi multi fattoriale, e come tale va affrontato, seguendo un’ottica multidimensionale. Considerarlo esclusivamente un sinonimo di disturbo mentale rischia di portare fuori strada ogni sforzo preventivo, riducendone l’efficacia. Alla luce di questa premessa, si andranno ad approfondire le strategie di prevenzione del suicidio analizzando alcune esperienze territoriali che lavorano in una prospettiva diversificata e policentrica.

Vilma di Napoli 16:30-18:30 Postvention e Survivor

SPS/12

 
Supporto e gestione del servizio telefonico

Il Numero Verde 800334343 per la Prevenzione dei suicidi è istituito nella Regione Veneto nel 2012, in seguito alla crisi economica, che ha visto numerosi suicidi di imprenditori. Nel 2016 la Crisi delle due Banche Venete ha generato una crisi comunitaria, sempre in Veneto, con un trauma collettivo che ha creato problematiche psicologiche scaturite dalla perdita di risparmi di cittadini ignari. L’equipe degli Psicologi del servizio Regionale ha lavorato con loro, affiancandoli in percorsi di ri-abilitazione. Nel 2020 la pandemia lo ha strutturato il Servizio per ‘le emergenze comunitarie’. L’equipe lavora adottando, fin dalla prima telefonata, una ‘scala di valutazione del rischio suicidario’. Tramite l’utilizzo e l’applicazione di questa scala lo Psicologo, l’operatore al telefono, riesce ad identificare il grado di rischio suicidario. Il colloquio telefonico è strumento utile, ma è il più difficoltoso da gestire, proprio perché mancano i presupposti visivi e relazionali di un colloquio de visu. Per questo motivo, chi gestisce colloqui telefonici deve essere formato e possedere strumenti validi, specie per l’identificazione del rischio suicidario.

Emilia Laugelli 14:30-16:30 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

ONLINE 31/05
Testimonianza dei survivor Domenico Diacono e Stefania Casavecchia 16:30-18:30 Postvention e Survivor

SPS/12

Strategia nazionale per la prevenzione del suicidio

L’analisi delle strategie nazionali di prevenzione del suicidio assume una rilevanza critica, poiché offre la possibilità di valutare l’efficacia di approcci diversificati e basati su politiche pubbliche nel ridurre i tassi di suicidio. Dopo una breve presentazione delle maggiori strategie relative ai Paesi esteri ed europei, verrà posta l’attenzione sulla situazione italiana e sul testo approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati nel 2022 che impegna il Governo a riconoscere il suicidio ed i fenomeni ad esso connessi come gravi problemi di salute pubblica e ad adottare iniziative di competenza volte alla prevenzione, monitoraggio, intervento e sensibilizzazione sul tema.

Cristian Romaniello 14:30-16:30 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

SPS/08

DUALE

(Aula 4 presso SSML Ciels Padova e online)

14/06
Tecniche di negoziazione nei contesti critici: rapporto omicidiologia e suicidologia

Il modulo didattico intende introdurre il discente nel riconoscimento binomico omicidio – suicidio attraverso un approccio multidisciplinare che sia in grado di analizzare le dinamiche socio – contestuali, gli aspetti cognitivi ed eventuali psicopatologie presenti. Si procederà con l’individuazione dei fattori predisponenti e degli elementi scatenanti che conducono all’attuazione del pensiero omicidiario per poi dedurre i processi susseguenti che conducono nella formalizzazione dell’ideazione suicidaria.

Simone Borile 16:30-18:30 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
Prova finale
TOTALE ORE 36
TOTALE CFU 6