Professione Doppiatore

professione doppiatore

Hai mai guardato un film o una serie e ti sei chiesto chi si nasconde dietro quella voce capace di farti emozionare? È il doppiatore, un artista che trasforma le parole in emozioni, dando nuova vita ai personaggi che conosciamo sullo schermo.

Essere doppiatore significa saper recitare con la voce, padroneggiare la dizione, il ritmo e l’interpretazione. È un mestiere che unisce passione e tecnica, perfetto per chi ama il cinema, il teatro o semplicemente comunicare.

Vediamo che cosa vuol dire essere un professionista del doppiaggio. 

CHI È IL DOPPIATORE

Il doppiatore è quel professionista che presta la sua voce per dare vita a personaggi di film, serie TV, cartoni, documentari o videogiochi. Non si limita solo a “parlare al posto di qualcun altro”: deve rendere credibile ogni emozione, rispettare la scena e far sentire allo spettatore le stesse sensazioni dell’opera originale.
In pratica, è un attore, ma dietro al microfono.

COSA FA IL DOPPIATORE

Il lavoro del doppiatore è molto più complesso di quello che sembra. Oltre a recitare, deve saper tradurre e adattare i dialoghi in modo da mantenerne il significato, l’umorismo e il tono originale. È un mix continuo tra tecnica vocale, conoscenza linguistica e sensibilità artistica.

Traduzione e adattamento testi

Spesso il doppiatore si occupa anche dell’adattamento dei dialoghi. Questo significa lavorare sulla traduzione cercando di far combaciare le parole con il movimento delle labbra degli attori.

Per riuscirci, serve una buona conoscenza della lingua d’origine e del contesto culturale del film. A volte battute, modi di dire ed emozioni non funzionano nella nostra cultura, quindi vanno riadattati per ottenere lo stesso effetto. È un lavoro di precisione, ma anche di grande creatività.

Registrazione in sala doppiaggio

La fase più conosciuta è quella della sala. Qui il doppiatore si trova davanti a un microfono e a uno schermo su cui scorrono le scene. Il suo compito è recitare le battute sincronizzando perfettamente voce e movimenti delle labbra, rispettando tempi, pause, respiri e soprattutto l’interpretazione dell’attore originale.

È un momento molto intenso: pochi secondi di scena possono essere registrati più volte finché non risultano perfetti.

Mixaggio e post-produzione

Una volta terminate le registrazioni, entra in gioco la post-produzione. I tecnici del suono puliscono le tracce, integrano le voci con musiche e rumori, regolano volumi ed equilibrio sonoro.
Il risultato finale deve sembrare naturale, come se il film, ad esempio, fosse stato girato direttamente in italiano.

PERCORSO DI STUDI

Dopo il diploma, chi vuole diventare doppiatore può scegliere un percorso di formazione professionale specifico. L’ideale è trovare un percorso che permetta di lavorare sia sulla voce sia sulla parte linguistica e culturale, fondamentale per chi lavora con testi che arrivano da tutto il mondo.

Oltre allo studio, è fondamentale:

  • fare esperienza pratica; 
  • partecipare a laboratori e workshop; 
  • costruire una propria demo vocale (che ti servirà come sorta di curriculum); 
  • creare una rete di contatti nel settore. 

Il doppiaggio è un lavoro artistico, ma ricordiamoci che possiede una forte componente tecnica che va imparata con costanza e dedizione.

LE CARATTERISTICHE DI UN DOPPIATORE

Ogni ragazza o ragazzo che sogna di diventare doppiatore professionista deve studiare, formarsi e costruire la propria rete di contatti. Al di là del percorso scelto, però, tutti i doppiatori condividono alcune caratteristiche fondamentali.

La voce
Spesso i doppiatori hanno una voce bella, particolare o comunque riconoscibile. È il loro vero strumento di lavoro, e per questo deve essere curata per tutta la vita. Serve imparare a non sforzarla, a respirare correttamente con il diaframma e a evitare abitudini che possano danneggiare le corde vocali.

Dizione
Ognuno di noi ha un accento regionale e una cadenza naturale. Per lavorare nel doppiaggio è essenziale frequentare un corso di dizione che aiuti a eliminare le inflessioni dialettali e a ottenere una pronuncia neutra, pulita e comprensibile.

Formazione attoriale
Un doppiatore è, a tutti gli effetti, un attore. Deve saper interpretare, immedesimarsi nei personaggi e restituire emozioni anche senza essere visto. Per questo una base di recitazione è fondamentale.

Dimestichezza con tecnologie e attrezzature
Microfoni, software di registrazione e, oggi, anche nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale fanno parte del lavoro quotidiano. Avere familiarità con queste tecnologie è un grande vantaggio, soprattutto per chi sta iniziando ora.

SBOCCHI PROFESSIONALI

Quando si parla di doppiaggio, non esiste un’unica strada possibile. Questo settore offre diverse specializzazioni, ognuna con competenze specifiche e possibilità professionali differenti. Ecco quali sono i principali sbocchi lavorativi per chi vuole trasformare la voce in una vera carriera.

Doppiaggio di Film e Serie TV

È il settore più richiesto. Qui il doppiatore deve essere abilissimo nella sincronizzazione labiale e nell’interpretazione. L’obiettivo è semplice (ma difficilissimo): far credere allo spettatore che l’attore stia parlando in italiano.

Doppiaggio Cartoni Animati

Nei cartoni animati c’è più libertà espressiva. Le voci sono spesso colorate, buffe, esagerate. Serve una grande versatilità vocale perché il pubblico è soprattutto quello dei bambini, molto esigente e attento alle emozioni.

Doppiaggio Videogiochi

I videogiochi sono un mondo particolare: la narrazione non è lineare e la stessa battuta può dover essere incisa in più versioni, con toni diversi.
La voce è praticamente l’unico elemento che definisce il personaggio, quindi il doppiatore deve costruire una vera e propria identità sonora.

Voice Over

Il voice over è usato in documentari, spot pubblicitari, audiolibri, podcast e contenuti informativi.
Qui la voce guida l’ascoltatore in un viaggio: serve una dizione pulita, una narrazione coinvolgente e la capacità di mantenere alta l’attenzione senza “essere visti”.

LAVORARE COME DOPPIATORE PROFESSIONISTA

In Italia le opportunità ci sono, soprattutto grazie alla crescita delle piattaforme streaming, dei nuovi videogiochi e della produzione di contenuti digitali.
Allo stesso tempo, però, la concorrenza è alta. La formazione continua e una buona strategia professionale sono indispensabili.

Quanto guadagna un doppiatore?

Non esiste una cifra fissa, chi decide infatti di intraprendere questa professione dovrà aprire partita iva e lavorerà a progetto. Per ogni progetto ci sono diversi parametri da tenere in considerazione prima di chiedere un compenso come:

  • esperienza, 
  • numero di battute, 
  • numero di turni, 
  • quantità di personaggi da interpretare, 
  • tipo di progetto (film, pubblicità, videogiochi, documentario, ecc.). 

Il settore fa riferimento a un CCNL dedicato al doppiaggio, che stabilisce norme e condizioni lavorative.

Diventare doppiatore non è solo imparare a parlare bene: è imparare a trasmettere emozioni, a entrare nei personaggi e a dare loro un’anima attraverso la voce. È un percorso che richiede studio, esercizio e tanta curiosità, ma che può offrire grandi soddisfazioni a chi è pronto a mettersi in gioco.

Se ami comunicare, interpretare e raccontare storie, questo potrebbe essere il cammino giusto per te. La tua voce può diventare il tuo strumento più potente e forse, il tuo futuro mestiere.